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Pinot Nero Castello della Sala – Antinori

68,80 

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Scegli il Pinot Nero della Sala Antinori per aggiungere un tocco di eleganza e complessità ai tuoi momenti speciali. Aggiungi questo vino rosso distintivo al tuo carrello e immergiti nell’arte e nella tradizione vinicola di Antinori.
Abbinamenti suggeriti: compagno ideale per piatti raffinati come carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati.
Temperatura di servizio: 16-18°C.

Peso1,6 kg
Denominazione

Umbria IGT

Prodotto

Vino rosso di struttura affinato in legno

Regione

Umbria

Alcol

14,5% vol

Cantina

Antinori Castello della Sala

Annata

2021

Volume cl

75

Pinot Nero Castello della Sala – Antinori

Pinot Nero Castello della Sala Antinori – Eleganza in rosso

Il Pinot Nero Castello della Sala Antinori è l’espressione suprema di un vino rosso pregiato. Dopo un’accurata diraspatura e una soffice pigiatura, l’uva viene trasferita in piccoli serbatoi troncoconici di acciaio inox. Qui, la macerazione a freddo per circa 3 giorni precede la fermentazione alcolica, che si svolge a una temperatura controllata di 26 °C per circa una settimana. Successivamente, il vino completa la fermentazione malolattica e prosegue la maturazione in contenitori da 228 litri per alcuni mesi. Il Pinot Nero della Sala affina ulteriormente in bottiglia nelle storiche cantine del castello prima di arrivare sul mercato. Leggi di più

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Nella terra dei bianchi, dove il tempo sembra essersi fermato.
Il Castello della Sala Antinori si trova in Umbria, a poca distanza dal confine con la Toscana, a circa 18 chilometri dalla storica città di Orvieto. Leggi di più

Le terre del Castello, imponente maniero di epoca medievale, si estendono per 600 ettari, di cui 200 ettari piantati a vigna, a metà strada tra il fiume Paglia e la vetta del Monte Nibbio.

La Storia

Il Castello della Sala è stato costruito nel 1350 per Angelo Monaldeschi della Vipera, la cui famiglia era giunta in Italia al seguito di Carlo Magno nel IX secolo.

Dal 1300 i membri della famiglia si osteggiavano per il controllo di Orvieto, raggiunto nel 1437 da parte di Gentile, nipote di Angelo dei Monaldeschi della Vipera e dittatore della città per circa un decennio.

Dopo la morte di Gentile avvenuta nel 1466 si inaugura una stagione serena al castello coronata dal matrimonio rappacificatore tra Pietro Antonio della Vipera, figlio di Gentile, e sua cugina Giovanna Monaldeschi della Cervara.

Gli orvietani stimano Pietro Antonio e Giovanna della Cervara inizia i lavori di restauro del castello e fa dipingere la Cappella dei Re Magi all’ingresso del maniero. I coniugi legano inoltre il loro nome al magnifico Duomo di Orvieto e contribuiscono alla spesa delle pitture del Signorelli, nella Cappella Nuova della Cattedrale.

In seguito alla morte di Pietro Antonio, avvenuta nel 1516, Giovanna esaudisce il desiderio del consorte e dona il Castello e le sue terre all’Opera Pia di Santa Maria, cioè al Duomo di Orvieto. Il Castello rimarrà al Duomo fino al 1860, anno in cui verrà incamerato dal nascente Stato Italiano e in seguito alienato a diversi proprietari privati.

Nel 1940 il Marchese Niccolò Antinori, padre di Piero, diviene proprietario della tenuta con la consapevolezza che l’area fosse altamente vocata alla produzione di vini bianchi. Dopo anni di abbandono il Castello della Sala si avvia verso la sua rinascita.

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