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Orvieto Classico San Giovanni – Antinori

24,50 

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Scegli San Giovanni della Sala Orvieto Classico Superiore per trasformare ogni momento in un’esperienza di gusto unica. Aggiungi questo vino pregiato al tuo carrello e immergiti nell’arte e nella tradizione vinicola di Antinori.
Abbinamenti suggeriti:ideale compagno per piatti raffinati a base di pesce, frutti di mare o formaggi freschi.
Temperatura di servizio: 10-12°C.

Peso1,6 kg
Denominazione

Orvieto DOC Classico Superiore

Prodotto

Vino bianco

Regione

Umbria

Alcol

12,5% vol.

Annata

2022

Cantina

Antinori Castello della Sala

Orvieto Classico San Giovanni – Antinori

Orvieto Classico San Giovanni Antinori vino Bianco di Eccellenza

San Giovanni della Sala rappresenta l’apice dell’arte vinicola, dove le uve, giunte in cantina, sono state vinificate separatamente per varietà al fine di esaltare le loro caratteristiche uniche. Una parte del mosto ha subito una macerazione a freddo, rimanendo a contatto con le bucce per circa 6 ore a una temperatura di 10 °C, prima di unirsi al mosto ottenuto dalla soffice pressatura diretta delle uve. Il risultato è stato trasferito in serbatoi di acciaio inox, dove ha avuto luogo la fermentazione alcolica a una temperatura controllata di 16 °C. Il vino ha maturato sui propri lieviti per diversi mesi, arricchendosi di struttura, eleganza e mineralità, fino all’assemblaggio finale e all’imbottigliamento. Leggi di più

Vedi tutti i vini del Castello della Sala Antinori

Nella terra dei bianchi, dove il tempo sembra essersi fermato.
Il Castello della Sala Antinori si trova in Umbria, a poca distanza dal confine con la Toscana, a circa 18 chilometri dalla storica città di Orvieto. Leggi di più

Le terre del Castello, imponente maniero di epoca medievale, si estendono per 600 ettari, di cui 200 ettari piantati a vigna, a metà strada tra il fiume Paglia e la vetta del Monte Nibbio.

La Storia

Il Castello della Sala è stato costruito nel 1350 per Angelo Monaldeschi della Vipera, la cui famiglia era giunta in Italia al seguito di Carlo Magno nel IX secolo.

Dal 1300 i membri della famiglia si osteggiavano per il controllo di Orvieto, raggiunto nel 1437 da parte di Gentile, nipote di Angelo dei Monaldeschi della Vipera e dittatore della città per circa un decennio.

Dopo la morte di Gentile avvenuta nel 1466 si inaugura una stagione serena al castello coronata dal matrimonio rappacificatore tra Pietro Antonio della Vipera, figlio di Gentile, e sua cugina Giovanna Monaldeschi della Cervara.

Gli orvietani stimano Pietro Antonio e Giovanna della Cervara inizia i lavori di restauro del castello e fa dipingere la Cappella dei Re Magi all’ingresso del maniero. I coniugi legano inoltre il loro nome al magnifico Duomo di Orvieto e contribuiscono alla spesa delle pitture del Signorelli, nella Cappella Nuova della Cattedrale.

In seguito alla morte di Pietro Antonio, avvenuta nel 1516, Giovanna esaudisce il desiderio del consorte e dona il Castello e le sue terre all’Opera Pia di Santa Maria, cioè al Duomo di Orvieto. Il Castello rimarrà al Duomo fino al 1860, anno in cui verrà incamerato dal nascente Stato Italiano e in seguito alienato a diversi proprietari privati.

Nel 1940 il Marchese Niccolò Antinori, padre di Piero, diviene proprietario della tenuta con la consapevolezza che l’area fosse altamente vocata alla produzione di vini bianchi. Dopo anni di abbandono il Castello della Sala si avvia verso la sua rinascita.

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